Generale e usurpatore dell'Impero romano d'Occidente. Discendente di una
famiglia spagnola di umili origini, percorse con fortuna la carriera militare
tanto da ottenere da Graziano il comando dell'esercito inviato in Britannia a
combattere gli Scoti. Le legioni lo proclamarono Augusto nel 383 e
M.,
passato in Gallia, attaccò Graziano che fu ucciso in quello stesso anno.
Riconosciuto da Teodosio come collega d'Occidente, ebbe il dominio su Britannia,
Gallia e Spagna. Difensore feroce di una pretesa ortodossia cattolica,
perseguitò gli eretici in Spagna e, con tale pretesto, attaccò in
Italia Valentiniano II, sospettato di arianesimo. In tal modo provocò
l'intervento di Teodosio, che lo sconfisse a Siscia e a Petovio. Rifugiatosi ad
Aquileia,
M. fu ucciso dalle sue truppe (m. 388).